Concerto n.2 di Chopin interpretato da F. Kempf

Ecco il primo movimento del Concerto n.2 per pianoforte e orchestra in fa minore op.21 di F. CHOPIN nella versione proposta il 25 NOvembre 2019 dalla VORONEZH SYMPHONY ORCHESTRA diretta da IURII ANDROSOV insieme al pianista FREDDY KEMPF!

 

FRYDRYK CHOPIN

Concerto n.2 per pianoforte e orchestra in fa minore op.21

Fu presentato a Varsavia il 17 marzo 1830 da Chopin stesso, che lo scelse anche per il suo esordio parigino, il 26 febbraio 1832 e dedicato alla contessa Delphine Potocka, considerata a torto amante di Chopin. Semmai la musa ispiratrice di questo Concerto fu Konstancja Gladkowska, studentessa di canto al Conservatorio di Varsavia; di lei Chopin scriveva a un amico: «Forse, per mia sfortuna, ho trovato il mio ideale, a cui sono rimasto fedele, pur senza dirle una parola, per sei mesi; quella che sogno, a cui ho dedicato l’Adagio del mio Concerto…».

E infatti Chopin si abbandona ad ardenti toni melodrammatici nella parte centrale dell’Adagio, ma nel resto del Concerto domina un tono elegante, malinconico, sognante, intimo.

Il primo movimento, Maestoso, inizia con un’ampia introduzione orchestrale, che presenta i due temi, dapprima con un andamento trattenuto, poi più energico e sincopato. Un piccolo motivo lirico dei legni prepara l’entrata fervida e maestosa del pianoforte, che espone i temi anticipati dall’orchestra: il primo è ampio ed esteso su ben cinque ottave, il secondo è più cantabile e sentimentale, ma anche riccamente ornato.

Uno sviluppo di grandi dimensioni, che vede il predominio del pianoforte ma anche importanti interventi dell’orchestra, assicura il dinamismo del discorso, passando attraverso numerose modulazioni che trasportano i temi in lontane tonalità.

La breve conclusione si basa sulla prima parte del tema principale. Schumann e Liszt ammiravano molto il Larghetto, in un sereno la bemolle maggiore: qui Chopin si abbandona a una cantabilità di gusto italiano, elegante, intima, tenera, sentimentale, arricchita da delicati arabeschi, che ricordano le fioriture dei grandi cantanti dell’epoca.

Contrasta con questo tono sommesso il drammatico episodio centrale, con il tempestoso tremolo degli archi, la cupa scansione degli strumenti gravi, le interiezioni dei fiati, su cui il solista si lancia in frasi appassionate e veementi.

L’Allegro vivace ritorna al fa minore. Secondo una tradizione che da Haydn arriva fino a Brahms, una danza popolare è la soluzione ideale per suggellare in modo colorito e trascinante un pezzo da concerto: Chopin, dopo un primo tema di volteggiante leggerezza, mette dunque in campo un caratteristico ritmo di mazurka, danza d’origine popolare che dalle campagne polacche era ormai approdata ai salotti. Vivaci segnali dei corni annunciano la stretta finale e, dopo una brillante cadenza del pianoforte, il Concerto si conclude in un Allegro in fa maggiore.

FREDDY KEMPF

Nato a Londra nel 1977, ha debuttato in concerto a otto anni con la Royal Philharmonic Orchestra, con cui ha tuttora uno stretto legame e con cui ha suonato e diretto il ciclo completo dei Concerti per pianoforte di Beethoven in 11 concerti nei più importanti teatri del Regno Unito. Molti altri concerti con questa orchestra sono previsti per il futuro, anche al di fuori del Regno Unito. Kempf si è presentato alla ribalta nazionale nel 1992, vincendo il Concorso della BBC come Giovane Musicista dell’anno. È stato però il suo Terzo Premio al Concorso Ciaikovski di Mosca nel 1998 a lanciarlo rapidamente anche a livello internazionale. Il fatto che non gli fosse stato assegnato il Primo Premio infatti suscitò le proteste del pubblico ed ebbe ampio spazio sulla stampa russa, che lo proclamò “eroe del concorso”. Tra i direttori con cui ha suonato: Sir Andrew Davis, Kurt Sanderling, Daniele Gatti, Charles Dutoit, Vassili Petrenko, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Wolfgang Sawallisch, Vladimir Ashkenazy, Jiri Belohlavek, Neeme Jaarvi, Thomas Dausgaard e Mikhail Jurowski. Tra le orchestre: Royal Philharmonic Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic, BBC Scottish Symphony, Philharmonia Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Gothenburg Symphony Orchestra, Filarmonica della Scala, San Francisco Symphony, Philadelphia Orchestra, NHK Symphony, Tasmanian Symphony Orchestra e Filarmonica di Dresda.Tra i suoi impegni più recenti da segnalare quelli con la Taiwan National Symphony, RTV Slovenia Symphony Orchestra, Bergen Philharmonic e un tour di 12 concerti in Inghilterra con l’Orchestra Filarmonica di Mosca. Dopo il successo internazionale come solista e direttore, Kempf ha iniziato la stagione 2017/18 con un lungo tour con la New Zealand Symphony Orchestra; ha suonato il Concerto n.2 di Rachmaninov per inaugurare la stagione dell’Orchestra della Radio Rumena a Bucarest; il Concerto n.3 di Bartók con la NOSPR a Katowice e il Concerto di Grieg con la CBSO. La stagione 19/20 è iniziata con un ritorno in Giappone dove ha tenuto recital a Kanagawa, Tokyo e Osaka eseguendo il Concerto n.2 di Rachmaninov con la Nagoya Philharmonic Orchestra; con la Armenian National Philharmonic il Concerto in fa di Gershwin e sarà in tour in GranBretagna con la Siberian Symphony Orchestra, eseguendo i Concerti n.2 e n.3 di Rachmaninov. In recital ha suonato in sale da concerto internazionali: Sala Grande del Conservatorio Ciaikovski di Mosca, Konzerthaus di Berlino, Conservatorio di Milano, Cadogan Hall e South Bank di Londra, Suntory Hall di Tokyo e molte altre. Ha debuttato alla Fribourg International Piano Series in Svizzera, è tornato nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca e ha eseguito da una serie di recital in Gran Bretagna. Il suo ultimo cd è dedicato a Ciaikovski. Del 2013 un cd Schumann e del 2010 l’incisione dei Concerti n.2 e n.3 di Prokofiev con la Bergen Philharmonic Orchestra e Andrew Litton (nomination per il Gramophone Concerto Award). A questo successo ha fatto seguito un’incisione delle Opere per pianoforte e orchestra di Gershwin nel 2012. Del 2011 è il disco Rachmaninov, Bach/Busoni, Ravel e Stravinsky. Scoperto per l’Italia da Serate Musicali, ne è ospite in ogni stagione a partire dal 1998.  (www.freddy-kempf.com)

YURI ANDROSOV

È direttore della Voronezh Symphony Orchestra dalla sua fondazione. Si è laureato nel 1987 alla scuola di specializzazione Gnesin nella classe di clarinetto con Mozgovenko e nel 2005 al Conservatorio Statale “M.I. Glinka” di Nizhny Novgorod nella classe di direzione d’opera sinfonica con Skulsky. Ha diretto centinaia di concerti sia in Russia sia all’estero. Il suo stile è caratterizzato da tecnica, abilità artistica, interpretazione perfetta e dalla capacità di rivelare in modo coerente la le opere eseguite. Ha collaborato con molti musicisti famosi: Lips, Tonkha, D. Matsuev, Kempf, Sobotka, Mechetina, Shilkloper, Borisoglebsky.

VORONEZH SYMPHONY ORCHESTRA

La Voronezh Symphony Orchestra è stata fondata nel 2004. È composta da giovani musicisti vincitori di concorsi nazionali e laureati della Voronezh Academy of Arts, del Rostropovich College of Music e del Voronezh College of Music. Il suo repertorio spazia dal barocco alla musica moderna. L’Orchestra partecipa regolarmente a festival nazionali e internazionali, quali: il Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Consonance”, il Festival del violoncello russo intitolato a Rostropovich e il Festival  di Valery Gergiev. Molto attiva in Russia e all’estero, dal 2007, effettua regolarmente tournèe in Francia e dal 2012, nell’ambito del progetto Music Academy, esegue concerti a Kursk, Gubkin, Borisoglebsk, ecc. L’Orchestra promuove numerosi progetti musicali: “New Names in Voronezh” con la partecipazione del Presidente della New Names Foundation Denis Matsuev, “World Musical Heritage” con la partecipazione di solisti del Bolshoi Theater e Helikon-Opera Theater, nonché un programma speciale per gli studenti di Voronezh. Collabora con solisti e direttori quali: M. Inoue, V. Chernushenko, A. Skulsky, J. Maro, A. Shilkloper, E. Mechetina, G. Murzha, F. Kempf, F. Lips, I. Sobotka e etc..