Recensione del concerto di Piotr Anderszewski

Piotr Anderszewski alle Serate Musicali incontra Bach

Ieri sera per le Serate Musicali, nella Sala Verdi del Conservatorio milanese – finalmente con un potenziale di posti fruibili al 100%-, è tornato il pianista polacco Piotr Anderszewski. Ha presentato un impaginato incentrato su J.S.Bach dove 12 Preludi e fughe dei 24 che compongono il Libro Secondo del Clavicembalo ben temperato erano in programma, da eseguire senza intervalli. I due libri del Clavicembalo, per complessivi 48 preludi e relative fughe, rappresentano un monumento di costruzione polifonica e armonica, utilizzato anche nella didattica per l’insegnamento degli strumenti a tastiera. È un’ opera di straordinaria rilevanza estetica. Come già rilevato in precedenti concerti di Anderszewski dedicati a Bach, abbiamo trovato coinvolgente il livello interpretativo del pianista polacco. L’originale scelta di un ordine d’esecuzione che rispondesse ai propri gusti estetici è certamente adeguato. La sequenza era questa: N.1-12-17-8-11-22-7-16-9-18-23-24. (non ha eseguito però il n.12). La concentrazione assoluta, sottolineata anche dalla soffusa illuminazione del palcoscenico di Sala Verdi, con attenzione rivolta sulla tastiera dello Steinway, era funzionale alla messa in risalto delle splendide architetture musicali bachiane. Le dinamiche, ricche di contrasti, in un contesto esecutivo molto intimista, sono risultate eccellenti sia nei Preludi che nelle Fughe, esaltando sia i momenti più riflessivi che quelli di maggiore estroversione. I piani sonori e la sovrapposizione delle voci sono risultati di chiarissima resa all’ascolto.
Certamente un Bach di altissimo livello quello di Anderszewski!
Breve il bis e molto valida l’esecuzione, con il Preludio n.12 BWV 881 ( quello mancante dal programma ufficiale…ma non ha fatto la Fuga) con adeguata “personalizzazione” – in termini di fioriture- dell’eccellente interprete.

Da ricordare a lungo.

12 ottobre 2021 Cesare Guzzardella


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