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Recensione inaugurazione della nuova stagione 2020

Il pianista Roberto Cappello ha inaugurato la nuova stagione concertistica di Serate Musicali impaginando un programma impegnativo, interamente dedicato al grande musicista ungherese Franz Liszt. L’elevato virtuosismo dei brani scelti era elemento indispensabile per restituire sonorità di grande impatto sonoro riferite alla grande orchestra sinfonica. Prima la trascrizione della Quinta Sinfonia di Beethoven, poi il Coro dei pellegrini dal Tannhäuser di Wagner, ed infine la versione pianistica del Poema sinfonico “Les Préludes”, dello stesso Liszt, hanno messo in risalto le solide qualità pianistiche di Roberto Cappello. Qualità che non rivelano solo il necessario virtuosismo digitale, ma soprattutto una chiara idea interpretativa.

La forza prorompente delle prime note della celebre sinfonia beethoveniana ha da subito messo in risalto la cifra interpretativa di Cappello, cifra di intensa profondità espressiva che ha trovato momenti di importante resa tecnico-esecutiva in tutti i quattro movimenti della notevole trascrizione. Nell’Allegro finale – di incredibile difficoltà tecnica- Cappello ha rivelato imprecisioni comunque secondarie rispetto all’efficace resa estetica. Valida interpretazione del breve ed intenso Wagner e ancor più significativo il difficilissimo Poema Sinfonico di Liszt esaltato con profondità artistica dal pianista pugliese che coraggiosamente ha saputo calarsi nel complesso mondo lisztiano.

Tutti rilevanti quindi i sei movimenti che compongono “Les Préludes” per un impaginato complessivo di rarissimo ascolto. Lunghi applausi al termine del concerto da parte del numeroso pubblico intervenuto, malgrado i limiti di spettatori imposti dalla pandemia. Da ricordare!

6 ottobre 2020 Cesare Guzzardella per Corrierebit

 

Foto di Alberto Panzani