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Recensione del concerto del 28 01 2022

Due flauti e il pianoforte di Bruno Canino alle “Serate Musicali”

Un concerto organizzato da Serate Musicali nell’elegante Sala Puccini del Conservatorio milanese, ha visto un pianista di classe quale Bruno Canino accompagnare due flautisti di eccellente qualità quali il danese -nativo di Budapest- Andras Adorján e l’udinese Luisa Sello.
Entrambi noti in tutto il mondo, i due flautisti hanno suonato insieme o in alternanza in brani di Kuhlau, Mozart, Canino e Doppler. Il brillante Trio in sol maggiore op .119 per due flauti e pianoforte di Friedrich Kuhlau (1786-1832) ha introdotto il concerto. Un brano che ha subito rivelato le alte qualità dei flautisti e l’abilità del pianista napoletano nel mettere in rilievo le melodie flautistiche attraverso timbriche luminose e perfettamente scandite. Chiara e scorrevole la linea melodica e il contrappunto dei due splendidi flauti.
La più nota Sonata per flauto e pianoforte in mi bem. maggiore dal Quintetto KV 452 di W.A.Mozart ha visto al flauto Adorján esprimersi molto bene nei tre movimenti del classico brano, coadiuvato ottimamente da Canino. Ricordiamo che Il Quintetto per pianoforte e fiati è stato rielaborato dal compositore L.W. Lachnith ( 1748-1820) e da Adorján stesso. Una delle novità della serata è stata la prima esecuzione di un lavoro di Bruno Canino (1935).
Nella veste di compositore e non solo di pianista, Canino ha eseguito la sua Sestina per flauto e pianoforte insieme a Luisa Sello. Un brano di quasi sei minuti di durata, particolarmente chiaro nell’enunciazioni timbriche, dove l’importante parte pianistica è unita alla fondamentale articolata timbrica del flauto. Il brano è introdotto da una chiara linea melodica dello strumento a fiato sorretto dalle armonizzazioni pianistiche, per poi trovare una soluzione di dialogo tra le parti in un gioco contrappuntistico ben scandito da entrambi gli strumenti.
Un lavoro di efficace resa espressiva che sconfina in territorio atonale e che si conclude con un’improvvisa brusca nota finale accentuata dal pianoforte.
Deciso apprezzamento del pubblico presente in sala. L’ultimo lavoro della serata, un’altrà novità, era la Sonata per due flauti e pianoforte di Franz Doppler ( 1821-1883), flautista e compositore austriaco. In prima esecuzione italiana, la Sonata di Doppler si dipana in quattro movimenti ed è caratterizzata da una ricca vena melodica romantica di evidente estroversione. L’ottima interpretazione dei tre protagonisti ha concluso il programma ufficiale ma non la serata. Due infatti i bis generosamente concessi, tra cui un’ eccellente trascrizione del toccante Andante dalla Sonata K 448 per due pianoforti di W.A. Mozart. Applausi meritati.

29 gennaio 2022 Cesare Guzzardella