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Recensione del concerto del 30 05 2022

Sergei Babayan alle Serate Musicali

Un concerto di ottima qualità quello organizzato ieri sera in Conservatorio da Serate Musicali in ricordo di Giuseppe Ferreri (Amico e socio fondatire degli Amici delle Serate Musicali). Sul palcoscenico di Sala Verdi il pianista armeno Sergei Babayan ha eseguito un programma vario e ricco di importanti lavori. Iniziando da Bach-Busoni con la nota Ciaccona dalla Partita n.2 in re minore, Babayan ha rivelato subito una musicalità timbricamente voluminosa per un brano reso in modo “organistico” e certamente espressivo.
Passando a timbriche più delicate con alcuni lieder di Schubert, nella rivitazione di Franz Liszt, Babayan ha espresso colori più interiori, evidenziando in modo chiaro le melodie schubertiane nelle complesse articolazioni dell’ungherese.
Dei noti lieder ha eseguito Der Müller un der Bach, Gretchen am Spinnrade e Auf dem Wasser zu singen. Con i quattro brani di Sergej Rachmaninov – due Étude-tableau (op.39 n.5 e n.1) e due Momenti musicali op.16 (n.2 e il n.6) , Babayan ha dato una svolta in senso virtuosistico alla serata, attraverso interpretazioni di grande valenza musicale per sintesi discorsiva e pregnanza espressiva. La completa interiorizzazione di ogni elemento scritto in partitura e la restituzione estemporanea di ogni brano, ha messo in risalto modalità pianistiche di grande impatto coloristico nelle complesse definizioni dei piani sonori, voluminosi ma limpidi in espressività. Interpretazioni le sue che ricordavano quelle del grande Lazar Berman.
La seconda parte del concerto è stata introdotta da un ottimo Liszt con la Ballata n.2 in si minore cui è subito seguita la celebre schumanniana Kreisleriana n.16. Un’esecuzione, quest’ultima di assoluta rilevanza estetica, dove la sintesi discorsiva di alcuni movimenti si alternava a timbriche introverse e riflessive dei momenti maggiormente melodici. Una visione chiara e coerente quella dell’interprete, per una restituzione complessivamente eccellente. Applausi calorosi da un pubblico purtroppo non numeroso e un bis concesso con la celebre Aria iniziale delle Variazioni Goldberg di J. S.Bach, eseguita con intensa luminosità.
Un grande pianista Babayan, proveniente dalla migliore scuola pianistica russa, che speriamo di riascoltare presto.

31 maggio 2022 Cesare Guzzardella

Galleria di foto di Alberto Panzani

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