Sergei Nakariakov

I Solisti Aquilani Trombettista Sergei Nakariakov

Venerdì 10 Novembre 2017, ore 21:00
Teatro  Dal Verme – Via San Giovanni sul Muro, 2

Maggiori dettagli sull’evento

SERGEIJ NAKARIAKOV e I SOLISTI AQUILANI 

INAUGURANO LA SECONDA EDIZIONE DI

Serate Musicali OFF

 

Biglietti: 25 euro (platea, primo settore), 20 euro (platea, secondo settore), 15 euro (balconata) +prevendita

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Dal Verme e su www.ticketone.it  

Info: info@wec-spa.com –  Facebook @SerateMusicaliOFF

Ritornano per il secondo anno consecutivo – quest’anno al Teatro Dal Verme di Milano – le Serate Musicali OFF,  innovativa “frangia” di programmazione della storica associazione concertistica milanese, realizzata in collaborazione con WEC S.p.a. Alle 21 di venerdì 10 novembre, il cartellone cala il primo asso di un poker da quattro: il concerto del “Paganini della tromba”, Sergeij Nakariakov I Solisti Aquilani.

Il trombettista russo quarantenne, per l’occasione armato di flicorno, si libra in un saggio della sua sovrumana abilità tecnica e finezza interpretativa sulle note del Concerto per violoncello in do maggiore n.1 di Franz Joseph Haydn, nella trascizione del padre, e suo primo mentore, Mikhail Nakariakov. Seguono, per organico di sola orchestra d’archi, la Suite per archi From Holberg’s time op.40 di Edward Grieg e il Quartetto in re minore D.810 di Franz Schubert, La morte e la fanciulla, nella trascrizione di Gustav Mahler.

“Quando la tromba di Nakariakov rompe il silenzio, in sala, il resto di noi a malapena riesce a respirare” registra il San Francisco Chronicle. “Trombettista per caso” (dovette abbandonare il pianoforte per motivi di salute), assurto a notorietà internazionale nella primissima adolescenza, Sergeij Nakariakov è membro della nuova elite di interpreti russi, che iscrive finalmente un “golden boy” degli ottoni in una tradizione già brulicante di fuori classe in ogni altra “specialità”.

Questa è la terza occasione, in assoluto, per poterlo ascoltare a Milano, dove non si esibisce dal 2003.

Serate Musicali OFF propone altri tre appuntamenti, sempre al Teatro Dal Verme, e sempre ispirati all’incontro tra musica classica ed altri generi, come il jazz e il pop, quando non altre arti (il teatro): il 1 dicembre con la Budapest Gypsy Symphony Orchestra, celeberrima “100 violins” orchestra, in in programma d’ispirazione gitana, l’11 febbraio con i Mnozil Brass, dall’accesa vis comica, e il 21 febbraio con il duo Bahrami- Rea, impegnato nella presentazione nazionale del nuovo progetto crossover per DECCA, Bach is in the air.

Note sul programma: 

Il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore di Franz Joseph Haydn(1732-1809) fu scritto nella prima metà degli anni Sessanta del Settecento, un periodo in cui il compositore era impegnato prevalentemente nella composizione di musica strumentale, per quanto possiamo saperne, esclusivamente per l’esecuzione presso la corte degli Esterhazy.  «II principe era pienamente soddisfatto del mio lavoro, ero apprezzato, avevo a disposizione un’orchestra per fare esperimenti (..) e così fui costretto a diventare originale», scriveva il compositore, sgombrando da ogni possibile aura romantica l’immagine del compositore musicale, e a riprova dell’impegno immesso nel dare dignità solistica ad uno strumento sino ad allora negletto.

Se quindi, in questa parte della sua produzione, il genere della sinfonia prevale, ad uso della corte, tra queste spiccano alcuni concerti solistici, tra cui il primo Concerto per violoncello, scritto per la prima parte dell’orchestra di corte, Joseph Franz Weigl. Di impianto tardo barocco, tale composizione già esibisce una matura struttura in forma di Sonata: con un primo tempo dominato da un unico tema, dal quale Haydn ricava altri motivi dallo sviluppo indipendente, un secondo tempo in cui il solista entra su di una nota lunga, creando un caratteristico effetto drammatico, e un terzo tempo che conferma l’abilità di Haydn nel maneggiare, in mille modalità diverse, lo stesso materiale tematico, facendo sfoggio di una scrittura al contempo densa e virtuosistica.

La Suite per archi From Holberg’s time op.40 (in norvegese: Fra Holbergs tid) di Edward Grieg nasce dalla trascrizione (prima per pianoforte, poi per orchestra d’archi) dell’omonima Cantata, per voce maschile e orchestra. Il suo sottotitolo – “suite in forma antica” – chiarisce subito l’intento del compositore, improntato a un attento lavoro d’attualizzazione di principi compositivi barocchi. Scritta nel 1884, in occasione delle celebrazioni del bicentenario dalla morte del “Molière del Nord”, il drammaturgo danese Ludvig Holberg, la suite si articola in cinque movimenti derivati da altrettanti stili di danza – Preludio, Sarabanda, Gavotta, Aria e Rigaudon – prefigurando, in epoca non ancora sospetta, i principi di un possibile, futuro, manifesto neoclassico.

Sul modello dell’analoga trascrizione del Quartetto Serioso di Beethoven, datato dei primi anni del suo incarico alla Filarmonica di Vienna (1898-1901), Gustav Mahler trascrisse anche il Quartetto Der Tod und das Mädchenin re minore D.810 di Franz Schubert: un’operazione che gli permise di conquistare la lucida distanza ricercata dai maestri il cui linguaggio egli aveva preso inizialmente a modello per la costruzione di un idioma personale.

Serate Musicali OFF è un progetto di WEC, World Entertainment Company, società specializzata in produzione e management musicale a livello internazionale, realizzato in collaborazione con Serate Musicali di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano.

Ufficio stampa

Nicoletta Tassan Solet: nicoletta.tassan@gmail.com – 348 64 18 066

Paolo Andreatta: paoloandreatta.tn@gmail.com

Per info: www.wec-spa.com –  musica@wec-spa.com – Facebook @SerateMusicaliOFF

BIOGRAFIE

Sergeij Nakariakov ha sviluppato una voce musicale unica, con il suo strumento; molto più di un mezzo del suo virtuosismo. Il suo repertorio è composto non solo dalla letteratura originale per tromba ma, alla continua ricerca di nuovi significati nell’espressione musicale, è riuscito a portare alla ribalta anche il flicorno.

Nato a Gorky nel 1977, Sergeij a soli 6 anni inizia a studiare pianoforte. A causa di una lesione della colonna vertebrale interrompe lo studio del pianoforte e inizia quello della tromba. Suo primo maestro è il padre Mikhail Nakariakov, dal quale ha ereditato doti tecniche e musicali. A 10 anni Sergeij inizia a suonare con diverse orchestre, nelle più importanti sale concerti dell’Unione Sovietica. La sua nascente carriera lo porta a lasciare l’Unione Sovietica per trasferirsi in Israele.

Nel 1991 è protagonista dell’Ivo Pogorelich Festival di Bad Wörishofen, nell’agosto dello stesso anno debutta con la Lithuanian Chamber Orchestra al Festival di Salisburgo. L’anno successivo è ospite al Schleswig-Holstein Musikfestival, dove riceve il Prix Davidoff. A 13 anni, dopo una sua esecuzione al Korsholm Festival, venne soprannominato dalla stampa finlandese il “Paganini della tromba” e, nel 1997, dalla stampa tedesca Musik und Theater, il “Caruso della tromba”.

Si esibisce in tutto il mondo, nei principali centri, auditorium, palcoscenici internazionali: l’Hollywood Bowl di Los Angeles, il Lincoln Center a New York, la Royal Festival Hall e la Royal Albert Hall a Londra, il Théatre des Champs Elysèes a Parigi.

Nel 2002, Nakariakov riceve dalla German Phono-Academy l’ECHO Klassik Award come strumentista dell’anno. Nel 2006 esegue, in prima assoluta, Ad Absurdum con la Munich Chamber Orchestra, un concerto scritto e dedicato a lui da Jorg Widmann. Nel 2007 lo esegue con la BBC Symphony Orchestra e Jiri Belohlavek al Barbican di Londra.
La sua discografia è sterminata; l’album inciso con la Teldec Classics International (Warner) ha raccolto l’entusiasmo del pubblico e della critica per la scelta di un repertorio virtuosistico comprendente musiche di G. Bizet, N. Paganini, M. de Falla, G. Gershwin, N. Rimsky-Korsakov, accompagnato dal pianista Alexander Markovitch.

L’album Elegie, in duo con la pianista Vera Nakariakova, comprende una selezione di famose composizioni per voce e piano trascritte per tromba e pianoforte. Concertos for trumpet include l’esecuzione delle trascrizioni per tromba e flicorno di concerti per archi di J. Haydn, F. Mendelssohn e F. A. Hoffmeister. Il periodico francese Repertoire gli ha assegnato la valutazione “R10 – Coup de foudre”. No limit ha ricevuto il premio RTL d’Or. From Moscow with love include l’esecuzione di concerti di autori russi. Nel suo più recente album Echoes from the past ha inciso i concerti di J. N. Hummel, W. A. Mozart, C. M. von Weber e C. Saint-Saens scritti, in originale, per fagotto e violoncello.
Nel novembre 2010 ha eseguito, per la prima volta, il Concerto Pieta dedicato a Chet Baker di Christian Jost con la Philharmonic State Orchestra di Amburgo nella Laeiszhalle.
Suona su strumenti Antoine Curtois Paris.

Solisti Aquilani si costituiscono nel 1968 sotto la guida di Vittorio Antonellini, su ispirazione e con la collaborazione dell’avvocato Nino Carloni, già fondatore della società dei concerti dell’Aquila. Vittorio Antonellini li ha condotti per oltre trent’anni. Successivamente i direttori artistici sono stati Francesco Sanvitale, Franco Mannino, Vittorio Parisi e Vincenzo Mariozzi. Attualmente la direzione artistica è affidata a Maurizio Cocciolito.

Il Complesso, che si avvale di strumentisti di alto livello che ruotano nei ruoli all’interno della formazione e sono in grado di sostenere parti solistiche di elevato impegno virtuosistico e interpretativo, ha un repertorio che abbraccia le più diverse epoche musicali, da quella pre-barocca alla musica contemporanea, con particolare riguardo ai compositori italiani, senza trascurare interessanti incursioni nel teatro d’opera. Per l’ottimo livello delle esecuzioni, l’alto numero dei concerti effettuati, l’ampio repertorio, la vastissima dislocazione dei centri raggiunti e l’unanime consenso di pubblico e di critica, I Solisti Aquilani hanno conquistato una precisa e insostituibile posizione nel quadro delle più prestigiose formazioni cameristiche internazionali.

Sono stati protagonisti di numerose e importanti tournée in Italia, Europa, Medio ed Estremo Oriente, Africa, America, ospiti delle più prestigiose sale da concerto negli Stati Uniti, in America Centrale e del Sud, Austria, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Jugoslavia, Libano, Malta, Polonia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ungheria, Egitto, Kazakhstan, Lituania, Slovenia, Croazia, Giappone. Da sottolineare il concerto tenuto nel 2009 a New York nel Palazzo delle Nazioni Unite. Importanti e significative sono state le collaborazioni con grandi musicisti, tra i quali Maurice André, Felix Ayo, Paul Badura Skoda, Hermann Baumann, Renato Bruson, Michele Campanella, Cecilia Gasdia, Severino Gazzelloni, David Geringas, Ilya Gruber, Massimo Mercelli, Stefan Milenkovic, Massimo Quarta, Jean Pierre Rampal, Uto Ughi. Tra il 2014 e il 2016 hanno suonato con Danilo Rea, Roberto Prosseda, Federico Mondelci, Giuseppe Albanese, Flavio Emilio Scogna, Ramin Bahrami, Dee Dee Bridgewater, Bruno Canino, Salvatore Accardo, Peter Eötvös, Umberto Clerici, Luis Bacalov, Andrea Griminelli, Sonig Tchakerian, Ramin Bahrami, Giovanni Sollima, Alessandro Carbonare, Alessio Allegrini, Ilia Kim, Evelyn Glennie e sono stati diretti dal grande compositore e direttore d’orchestra polacco Krzysztof Penderecki. Con Fabrizio Bosso hanno inciso un CD per la casa discografica Universal.

Nel 2013 e 2014 I Solisti Aquilani hanno realizzato due importanti produzioni con il giornalista e storico Paolo Mieli e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Sempre nel 2014 hanno eseguito la colonna sonora del docu‑film, Quando c’era Berlinguer, di Walter Veltroni, prodotto da Sky Cinema. Numerose sono le incisioni discografiche e registrazioni radiofoniche e televisive realizzate in Italia, America, Germania, Spagna, Svizzera e Giappone. Nel 2015 hanno collaborato come “orchestra in residence” dell’Emilia Romagna Festival 2015 e hanno eseguito l’integrale dei “Concerti Brandeburghesi” di J. S. Bach al Festival di Ravello. Di grande successo il progetto realizzato all’Aquila per I Cantieri dell’Immaginario 2015, “Danzare la Musica”, che ha visto la partecipazione di Carla Fracci. Nel 2015 si sono esibiti all’Expo di Milano e hanno tenuto concerti a Milano (Auditorium della Cariplo), Strasburgo e Parigi. Lo scorso 3 aprile I Solisti Aquilani hanno tenuto un concerto, in diretta radiofonica su Radio3 – RAI , nella Cappella Paolina del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Daniele Orlando è il violino di spalla.